Commentare partite del genere non è mai semplice, il Rosafante perde come non ha mai fatto, 13 a 0 o giù di lì, senza giocare a calcio.
La partita non è difficile da descrivere, il Rosafante inizia benino, ci prova a giocare, poi prende tre goal in serie e rimane stordito senza mai risollevarsi. Lasciando perdere la descrizione tecnica e tattica della partita che ci ha visto completamente in balia delle onde quello su cui voglio porre l'accento è la mancata reazione come squadra, e di questo mi assumo le mie responsabilità, visto che avrei dovuto fare di più in mezzo al campo, parlare di più, tenere la squadra unita.
Non mi è di certo piaciuto il fatto che ci siamo attaccati vicendevolmente in campo, questo non sta bene, si vince e si perde tutti insieme, anche quando prendiamo 13 goal senza segnarne nessuno.
Mettere dei voti non credo serva a molto, tanto abbiamo giocato tutti male, chi più, chi meno, anche in relazione alle potenzialità di ognuno e magari della forma fisica, mi limiterò a dire quali sono state, a mio parere, le criticità e quali le poche cose buone della partita.
Attilio: non è in gran serata, ma demoralizzarsi così tanto non lo aiuta, vorrei rivedere quel suo atteggiamento positivo in campo.
Denno: spero che riesca a stare più calmo in campo, perchè alcuni errori sembrano dettati dalla fretta soprattutto con il pallone tra i piedi.
Gigi: quando fa il centrale in difesa può giocare più d'anticipo, per il resto sono da evitare i lanci lunghi, specie se hai il compagno accanto.
Meuro: nella gestione del pallone deve avere la pazienza di far girare palla, soprattutto quando davanti non c'è movimento.
Antu: deve giocare come nella prima parte di gara, evitare di cedere a nervosismi e soprattutto tenere unito il centrocampo, altrimenti si aprono praterie.
Marino: il suo uno contro uno è una delle nostre migliori armi, ma non ne deve abusare, specie se non è in gran serata.
Marco: in partite del genere partire dalla fascia non serve a molto, deve stare più centrale e passare il pallone più rapidamente.
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