venerdì 14 marzo 2014

REAL KATENACCIO - ROSAFANTE 8 - 6

Continua il pessimo trend dei fantini di un discreto gioco senza violenza fisica o verbale contro l'avversario. Eppure, da cotanta ignoranza schierata in campo, ci si aspetterebbe qualche pugnalata, macumba, "spacco botilia, amazo familia" in più; ma che vuoi, la vita è così. Aspetti positivi: almeno si perde!
Partita che fino a metà rimane in bilico, talvolta anche a favore dei gay rosati che riescono ad andare in vantaggio sul 3-2. Il resto del tempo lo si passa a ricorrere un pareggio che risulterebbe meritato vista la mole antonelliana di gol falliti, cambi di gioco, dribbling, qualche disimpegno in difesa come si deve; ma alla fine ci si ritrova a dimezzare lo svantaggio da un 4-8 ad un 6-8 fino al fine partita.
Pagelle:
DARIO MODUGNO: ritorna in campo nel ruolo che lo vide esordire con la squadra più gaia al mondo. Peccato che oltre a perdere l'allenamento da portiere probabilmente mentre faceva il borsone aveva perso anche la vista: l'abbinamento di colori è osceno. Nemmeno Iguita con la maglia della Colombia sembrava così fuori di melone. Tuttavia la partita è buonina: presa spesso sicura su lanci lunghi, due buone parate e due stronzate. E' questo che ci piace di lui: le stronzate. Voto:6. GUARDAROBA DI MERDA.
ADRIANO DI FLORIO: il biondo uomo della fascia dimostra anche oggi che non serve avere tecnica per giocare a pallone e nemmeno un piede alla Edilson. Se per questo nemmeno quello di Cesar Prates, ma è così: corre dall'inizio alla fine, contrasti sempre abbastanza puliti. Qualche distrazione qua e là sulla punta avversaria e contro Cruz (da premiare di quest ultimo la lodevolissima giocata più inutile del mondo del calcio verso fine partita, nonostante non fosse male a giocare). La gravante di non aver portato qualche tibia a casa. Voto: 6+. CIRIACO SFORZA.
GIANDOMENICO DE BELLIS: ancora colto dal Real Katenaccio fuori dal proprio ruolo di terzino, si vede che non si trova molto bene in posizione di centrale difensivo. In realtà si vede di più come il calcio possa partorire certi aborti con piedi che sempre più assomigliano a plinti. La partita non è male: chiede più volte alla punta se gli piaccia l'anal, qualche volta, un po' al limite del regolamento, un po' slanciando il suo perone, riesce a districarsi e a disimpegnarsi bene in difesa. Peccato che poi, non eccedendo di fisicità e per l'attaccante che costantemente rifiuta sesso spinto, spesso lascia al tiro quest ultimo. Voto: 6. DE GUSTIBUS.
MAURIZIO: venuto (in senso fisico, cioè in senso lato, cioè...va beh, convocato) per rimpiazzare qualcuno della squadra, si rivela un buon uomo di fascia dal vizietto della bomba dalla distanza che gli frutta anche un bel gol. Imbastisce ad inizio partita una sfida personale con il portiere avversario che, quasi di risposta al susseguirsi dei tiri, stava per prendere la rivoltella e beccarlo sui piedi. Rivoltella che avrebbe voluto prendere lo stesso Maurizio dopo aver avuto un faccia a faccia con la rete del campo, presentatagli non troppo amichevolmente da un avversario. Buono anche in fase difensiva. Voto: 6,5. PIEDE CALDO.
ANGELO BITELLA: uomo dalla giocata facile e dal piede magico, il suo stile Joca Bonito da calcio a 5 ha già rotto i coglioni a mezza squadra. Tuttavia, vorreste mai rimproverargli, alla vista di cotanta ricciolosità, uno sbaglio? Io sinceramente no. Rimane comunque uno dei migliori della squadra, controllo di palla molto buono, dribbling da vero crossover e rumore di suola su pallone bagnato da inebriare le migliori platee di musica classica. Segna tre gol da vero rapinatore d'area di rigore e quando dice che non aveva mai fatto il Pippo Inzaghi della situazione, sbaglia con ignoranza apocalittica il gol più facile della sua vita. Voto: 7-. INZAGHI....SIMONE.
ANDREA: lavora molto come centrale di centrocampo. Diligente nel toglier palla all'avversario, diligente nello spaccare il malleolo all'avversario. Fa paura un po' con il suo sinistro al portiere. Forse un po' lento nell'impostazione dell'azione e qualche volta il controllo non è eccelso: le sue uniche pecche che comunque non rovinano una partita discreta. Voto: 6+. UNICO ROSAFANTE CHE ABBIA FATTO DEL MALE A QUALCUNO, BRAVO.
SIMONE MARINO: il più abbronzato della compagine, quando corre è un toro in preda a convulsioni. Fisicamente prestante e tecnicamente ottimo anche come terminale d'attacco (se si può parlare di qualche ruolo calcistico in una squadra come il Rosafante). Aggredisce l'avversario come pochi e segna ben due gol di ottima fattura, violentando la porta. Bellezza della partita scalfita da gol falliti manco fosse un loop di Bobo Vieri davanti alla porta della Corea del Sud nei mondiali del 2002 a fine tempi supplementari e da un ottimo portiere della squadra avversaria che, oltre a parare un bel po' di suoi tiri, para anche praticamente tutti i sui chittemmorti. Voto: 7. BELLO E CHITTEMMURT.
P.S. Qualche settimana fa, il nostro buon Simone Marino si è tradito, rivelando a tutti noi, anche se in maniera un po' nascosta, l'identità di da Social Network di uno di noi. Basti andare su Facebook e digitare Iron Sabin (per chi non lo sapesse ovviamente). Buon divertimento.

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